Saper giocare con il cane è alla base del rapporto e dell’apprendimento. “L’apprendimento è un gioco e il gioco è lo specchio della relazione tra cane e proprietario”. L’apprendimento serve per dare la possibilità al cane di esprimere le proprie capacità e di sviluppare competenze sociali, emotive, mentali e fisiche.
Nell’apprendimento possiamo usare il gioco come rinforzo positivo.
Quanti modi per giocare e interagire con i vari giochi conoscete? Bhè direi tantissimi: tra i più comuni il “ tira e molla” dove il divertimento sta nel condividere lo stesso gioco in una lotta per la vittoria del fardello.
Molti pensano che questo gioco possa aumentare la competizione e l’aggressività del cane: può succedere che un cane, durante il gioco, si ecciti al punto da perdere il controllo, che inizi a ringhiare, che smetta di giocare e aumenti l’intensità fino allo scontro; se succede questo, possiamo intravedere un conflitto latente. Chi sconsiglia questo tipo di gioco, non vede altro che la parte errata di questa interazione.
Il corretto schema di gioco è: prendere un gioco, lasciarlo afferrare al cane , giocare al “tira e molla”, dare un comando al cane per lasciare, piccola pausa, poi ripresa del gioco.
Quali sono i segnali a cui fare attenzione?
– il cane risale verso la mano e afferra il gioco sempre più vicino alla mano;
– rigidità e ringhio;
– indurimento dello sguardo;
– cane che non ascolta ed è sempre più concentrato sulla presa, con aumento dell’eccitazione;
– abbiamo paura che il cane ci faccia del male.
Ancora più frequente è il “gioco con la palla” o altro oggetto di riporto. Fate attenzione a non usare palle molto piccole (possono incastrarsi in gola e soffocare il cane) e attenzione a come cade il cane durante la presa dell’oggetto. In alcuni casi potrebbe sforzare le articolazioni in modo eccessivo, soprattutto se cucciolo.
Questo gioco può aiutare il cane a sfogarsi fisicamente ma sicuramente non ha un coinvolgimento mentale particolare. Forse è meglio insegnare al cane a cercare la palla dopo che l’abbiamo nascosta: in questo caso il cane fa un’associazione tra oggetto/odore e una conseguente ricompensa positiva. In questo modo il cane, oltre a sfogarsi fisicamente ed emotivamente, attiva anche una capacità cognitiva importante.
Giochi solitari
Sono tutti quegli oggetti-giocattolo che possono contenere cibo: servono per aumentare l’interesse verso il gioco da parte di cani più problematici, che non amano giocare. Inoltre funzionano come passatempo durante le lunghe assenze del proprietario.
Essendo presente cibo al loro interno, spesso difficile da raggiungere, il cane impiega tempo e sviluppa astuzia per raggiungere la risorsa desiderata. Attenzione con questi giochi alla competizione tra cani che vivono insieme.
In questa categoria ci sono anche tutti i giochi di attivazione mentale che servono per sviluppare le capacità cognitive: possono prevedere la risoluzione di problemi per ottenere ricompense in cibo o essere attività olfattive di ricerca in chiave ludica.
Non importa con cosa giocate con il cane, la cosa importante è saper giocare in modo attivo, con il coinvolgimento fisico e mentale del cane. Inutile tirare una palla al cane e stare al cellulare, inutile giocare al “tira e molla” pensando ad altro o parlando con un amico. Se capiamo questo, ci accorgeremo di quanto cambia la relazione e quindi l’apprendimento del nostro cane.